Riina, lo stato e le minacce a Di Matteo

Le minacce da parte della mano armata dello Stato deviato, la mafia, si sono alzate di livello.
Attraverso Totò Riina, arrivano messaggi di morte a tutti i componenti del pool di Palermo oltre che al Procuratore Roberto Scarpinato.
Le Istituzioni, lo stesso Capo dello Stato, il cui ultimo atto nei confronti dello stesso pool è stata la implicita destabilizzazione ottenuta attraverso il conflitto di competenza sollevato di fronte alla Consulta per quelle intercettazioni cui era incappato dando ascolto ad un indagato nel processo sulla trattativa mafia- Stato, tacciono. Restano in attesa di avere un altro eroe su cui spargere false lacrime, a cui portare altre corone di Stato, restano in attesa di disputarsi le prime file nella cattedrale in cui verranno celebrati i prossimi funerali di Stato.

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Vicino a Di Matteo e ai Pm di Palermo, ma ora si muova l’antimafia

Sono particolarmente vicino a Nino Di Matteo e a tutti i pm di Palermo ignobilmente minacciati da Riina che si occupano del processo sulla trattativa stato-mafia. In questo ulteriore momento difficile e di intollerabile sovraesposizione rinnovo l’appello perché ognuno faccia la sua parte. Non solo gli organi che devono garantire la sicurezza al più alto livello ai magistrati, ma soprattutto alla classe politica che finora, ostacolando l’azione della magistratura impegnata in questa delicatissima ricerca della verità e non facendo mai la propria parte per accertare le responsabilità politiche dietro la trattativa, sovraespone doppiamente la magistratura.

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Il Paese è cambiato, caro Nino non sei solo

CARO Nino Di Matteo, devi sapere che non sei solo, che tutti voi a Palermo, e in ogni angolo d’Italia, non sarete mai più soli. Dalla stagione delle stragi è cresciuta nel nostro paese la consapevolezza che la questione delle mafie non è solo di natura criminale. È un problema più profondo, anche culturale e sociale. Una questione che non sarebbe ancora così grave se a contrastare le mafie ci fossero stati, oltre alla magistratura e alle forze di polizia, la coscienza pulita e l’impegno della maggior parte degli italiani.

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