Dell'Utri, “vicino a tutte le famiglie di Cosa Nostra”

Dopo la guerra di mafia dei primi anni Ottanta che aveva portato i corleonesi di Riina al comando di Cosa Nostra, l’ala dei perdenti avrebbe progettato l’omicidio di Vittorio Mangano al fine di salvaguardare i propri affari sull’asse Milano – Palermo. Più precisamente i grandi investimenti del denaro proveniente dal traffico internazionale di stupefacenti nella costruzione di Milano 1 e Milano 2.

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Chi ha paura di Antonio Ingroia?

Chi ha paura di Antonio Ingroia? Perché il leader di un partito si spinge a dire che, se fosse indagato da lui, avrebbe timore? Perché, dopo le numerose contumelie, Antonio viene definito pazzo da un senatore imputato a Palermo? Cosa si contesta a Ingroia? Lo conosco da più di 20 anni, sono suo amico e ho sempre ammirato la sua altissima professionalità, il rigore e la capacità di andare fino in fondo in tutte le sue inchieste, fra cui alcune delle più delicate della Procura di Palermo

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La Cassazione conferma: Dell’Utri mediatore tra Cosa Nostra e Berlusconi

Marcello Dell’Utri ha rivestito il ruolo di “mediatore” tra Cosa Nostra e l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. E’ l’importante conferma che giunge dalla Corte di Cassazione, nelle motivazioni della sentenza con cui lo scorso 9 marzo ha annullato con rinvio la condanna a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, inflitta in appello all’imputato.

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