Trattativa Stato-mafia, il Governo parte civile

A pochi giorni dall’inizio dell’udienza preliminare del processo sulla trattativa Stato-mafia il governo scioglie la riserva e comunica che si costituirà parte civile davanti al giudice di Palermo Piergiorgio Morosini che dovrà decidere se rinviare a processo gli imputati. La prima udienza è prevista lunedì 29 ottobre e tra gli umputati vi sono i mafiosi Salvatore Riina, Nino Cinà, Bernardo Provenzano, Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca; rappresentanti delle istituzioni come gli alti ufficiali del Ros Mario Mori, Giuseppe De Donno e Antonio Subranni; esponenti politici come Calogero Mannino, Marcello Dell’Utri e Nicola Mancino, ex ministro dell’interno e già presidente dl Senato.

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Anche l’Anm è un Sinedrio?

Al primo punto dello statuto dell’associazione nazionale magistrati troviamo scritto che l’associazione stessa si propone di “dare opera affinché il carattere, le funzioni e le prerogative del potere giudiziario, rispetto agli altri poteri dello Stato, siano definiti e garantiti secondo le norme costituzionali”. Subito dopo si legge che l’associazione si impegna a “propugnare l’attuazione di un Ordinamento Giudiziario che realizzi l’organizzazione autonoma della magistratura in conformità delle esigenze dello Stato di diritto in un regime democratico”.

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