Siamo ripiombati nel 1992?

Il 1992 non fu soltanto l’anno delle stragi che uccisero i giudici Falcone e Borsellino. Fu anche l’anno della deflagrazione di Tangentopoli, che nel giro di poche settimane portò a galla un sistema di corruzione generalizzato. Esattamente come sta avvenendo attualmente, con i numerosi scandali che in questi mesi hanno fiaccato la credibilità dei partiti politici, travolti da un’ondata di inchieste […]

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“Evitate i passaggi stretti”: il Corvo avverte Di Matteo

La protezione assegnata a Nino Di Matteo è insufficiente, ditegli di evitare i “passaggi stretti’’: la minaccia, questa volta, arriva “da lontano”, l’attentato sarà diverso da quelli del ‘92. Si fa vivo, per la seconda volta, l’anonimo che venti giorni fa aveva messo in allerta il pm della trattativa Stato-mafia, indicando anche un magistrato di Caltanissetta come potenziale bersaglio di imminenti attentati terroristici, deliberati dagli “amici romani” del boss Matteo Messina Denaro. Anche in questo caso la lettera, giunta all’inizio della settimana al procuratore di Palermo Francesco Messineo, è stata immediatamente trasmessa ai pm nisseni.

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Ingroia, figlio di un Dio minore e carne da macello

Mai come oggi mi sento smarrito, perso: sono un palermitano che soffre per quello che potrebbe nuovamente accadere a Palermo. Ninni Cassarà in un momento di lucida follia, mi disse: “ semu morti ca camminamu”. Queste parole riecheggiano nella mia mente, come: “a Roma u capiscinu nenti, stamu pirdendu u tram della storia” (a Roma non capiscono nulla, stiamo perdendo il tram della storia), frase pronunciata, allorquando egli non voleva arrestare il libanese Bou Chebel Ghassan autore della telefonata che preannunciava l’esplosione di un’autobomba, poi avvenuta per uccidere Rocco Chinnici

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