La (De)caduta

Italiani. Mafiosi, puttanieri, ladri e corrotti. Così, siamo etichettati dalle nazioni estere, e non senza una ragione. Ma questo, fortunatamente, è anche il Paese che ha dato i natali a donne e uomini straordinari che si sono distinti per il loro coraggio e valore morale. Per citarne solo alcuni, i giudici Falcone e Borsellino, il generale dalla Chiesa o eccezionali vincitori di premi Nobel come Dario Fo e Carlo Rubbia.

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La Grande Meretrice

Oggi a Palermo riprende dopo la pausa estiva il processo sulla trattativa mafia-stato, nel corso del quale i pubblici ministeri Di Matteo, Del Bene e Tartaglia coordinati dal procuratore aggiunto Teresi elencano con sconcertante precisione tecnica date, luoghi, intercettazioni telefoniche, testimonianze, fotografie, pedinamenti e quant’altro per provare di fronte alla Corte d’Assise, presieduta dal giudice Alfredo Montalto, che lo Stato ha vigliaccamente e indegnamente trattato con la mafia mentre la stessa uccideva i giudici Falcone, Borsellino e gli agenti delle scorte, ed altre vittime innocenti nelle cosiddette stragi del continente tra il ‘92 e il ’93.

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I Lumi contro il colonialismo

Gli eventi che abbiamo vissuto dal 21 agosto (annuncio del bombardamento alleato della Siria respinto dalla Camera dei Comuni) non sono una competizione tra le grandi potenze coloniali, ma segnano la rivolta dei popoli occidentali contro i loro leader. Per Thierry Meyssan, gli occidentali ora si trovano ad affrontare le loro contraddizioni: sfruttare il resto del mondo sotto la loro sferza o vivere in pace sotto il dominio della ragione.

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