Contromafie: quel "morso del più" per non diventare un "progettificio"
Riutilizzare i beni confiscati, aggiornare gli strumenti di contrasto alle mafie, desecretare gli atti pubblici sui tanti omicidi, stragi e misteri sui quali i familiari delle vittime attendono ancora risposta. E soprattutto recidere i legami tra mafia e politica, perché “mafie e corruzione stanno saccheggiando la nostra società grazie a una vera e propria globalizzazione dell’illecito”. È questa la denuncia di Libera all’Auditorium di via della Conciliazione, dove si è conclusa la quattro giorni di Contromafie organizzata a Roma dall’associazione di don Luigi Ciotti.
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