Don Ciotti: "A parole tutti sono contro la mafia ma poi si fanno passi indietro"

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Piacenza. “A parole tutti sono contro la mafia e l’illegalità. Ma poi in Italia non riusciamo ad avere una legge seria e completa sulla corruzione pubblica. Abbiamo visto l’altro giorno che nonostante ci siano brave persone che si battono, e un bravo ministro che ha detto voglio una legge sull’autoriciclaggio in un certo modo, poi per il gioco degli equilibri si fanno dei passi indietro, non è possibile. Se vogliamo essere efficaci dobbiamo essere chiari e categorici”. A dirlo è il prete antimafia di Libera, don Luigi Ciotti,  a margine dell’incontro intitolato “Quando la parte offesa è anche la società civile” dinnanzi a centinaia di studenti, durante il Festival del diritto.
“Libera ha scelto di stare in tanti processi a fianco del lavoro serio e attento di tanti bravi e generosi magistrati, a fianco delle vittime di reati- ha continuato Don Ciotti- ci siamo costituiti parte civile in questi processi, con una giustizia che ha accettato tutto questo, ma quello che serve è un altro passo avanti, che diventiamo tutti cittadini più responsabili e che ci assumiamo la nostra parte di responsabilità, non basta essere cittadini ad intermittenza che si commuovono quando succedono delle tragedie”. ” Io vivo da tanti anni minacciato – ha detto poi il sacerdote, accompagnato dalla scorta – oggi è arrivato questo nuovo segnale e questa minaccia, ‘facciamolo fuori’, ma don Ciotti è solo una piccola cosa, un piccolo uomo che ha sempre creduto nel noi e non nell’io. Oggi Libera è fatta da 1600 associazioni e svolge un grande lavoro in tutta l’Italia con percorsi, progetti, con l’Università, con centinaia di parenti delle vittime di mafia in rete tutti assieme e soprattutto con la legge che nel ’96 ha previsto la confisca dei beni alla mafia ed il loro uso sociale”.

Fonte ANSA