Di Matteo: "Carriere fatte con i silenzi pochi vogliono la verità sulle stragi"
“Non dobbiamo rimanere silenziosi davanti al tentativo di comprimere e annullare i poteri della magistratura, soprattutto del pubblico ministero, che rischia di essere trasformato in un burocrate soggetto alla volontà della politica o del capo del suo ufficio”. A parlare è il sostituto procuratore di Palermo Nino Di Matteo che oggi, a Roma, ha ricevuto il premio “Criminologia.it”, un riconoscimento istituito nel 2008, ed assegnato annualmente nel contesto di un convegno monotematico.
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