Di Matteo: "Carriere fatte con i silenzi pochi vogliono la verità sulle stragi"

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Consegnato al sostituto procuratore il premio “Criminologia.it”. “Lo dedico ai magistrati che ancora cercano la verità su quelle stragi che non sono state opera solo della mafia”
“Non dobbiamo rimanere silenziosi davanti al tentativo di comprimere e annullare i poteri della magistratura, soprattutto del pubblico ministero, che rischia di essere trasformato in un burocrate soggetto alla volontà della politica o del capo del suo ufficio”. A parlare è il sostituto procuratore di Palermo Nino Di Matteo che oggi, a Roma, ha ricevuto il premio “Criminologia.it”, un riconoscimento istituito nel 2008, ed assegnato annualmente nel contesto di un convegno monotematico.

Nel corso della cerimonia è stato premiato anche Mamdooh Abdelmotlep esperto internazionale di polizia. “Questo premio – ha dichiarato Di Matteo, nel ricevere il riconoscimento – va a tutti i magistrati che ancora si ostinano a cercare la verità su determinati fatti come le stragi, che non sono state opera solo della mafia. Come ci hanno insegnato Falcone e Borsellino, non dobbiamo avere paura della verità, ma questa è rimasta l’intenzione di servitori isolati dello Stato”, perché sono tanti quelli che “hanno guadagnato posizioni acquisite proprio grazie al loro silenzio”.

“Il Premio Criminologia.it – si legge nel sito dell’omonimo centro che tra l’altro cita il grande film di Charlie Chaplin Il grande dittatore – vuole essere un momento di bontà e gentilezza, nient’altro; viene assegnato a chi si contraddistingue per il suo impegno nella salvaguardia dei diritti umani, per la difesa dell’interesse della nostra nazione, per evitare l’errore scientifico e giudiziario”.

Tratto da: loraquotidiano.it