Di Matteo: "Carriere fatte con i silenzi pochi vogliono la verità sulle stragi"

di Lorenzo Baldo

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“Non dobbiamo rimanere silenziosi davanti al tentativo di comprimere e annullare i poteri della magistratura, soprattutto del pubblico ministero, che rischia di essere trasformato in un burocrate soggetto alla volontà della politica o del capo del suo ufficio”. A parlare è il sostituto procuratore di Palermo Nino Di Matteo che oggi, a Roma, ha ricevuto il premio “Criminologia.it”, un riconoscimento istituito nel 2008, ed assegnato annualmente nel contesto di un convegno monotematico.

Nel corso della cerimonia è stato premiato anche Mamdooh Abdelmotlep esperto internazionale di polizia. “Questo premio – ha dichiarato Di Matteo, nel ricevere il riconoscimento – va a tutti i magistrati che ancora si ostinano a cercare la verità su determinati fatti come le stragi, che non sono state opera solo della mafia. Come ci hanno insegnato Falcone e Borsellino, non dobbiamo avere paura della verità, ma questa è rimasta l’intenzione di servitori isolati dello Stato”, perché sono tanti quelli che “hanno guadagnato posizioni acquisite proprio grazie al loro silenzio”.

“Il Premio Criminologia.it – si legge nel sito dell’omonimo centro che tra l’altro cita il grande film di Charlie Chaplin Il grande dittatore – vuole essere un momento di bontà e gentilezza, nient’altro; viene assegnato a chi si contraddistingue per il suo impegno nella salvaguardia dei diritti umani, per la difesa dell’interesse della nostra nazione, per evitare l’errore scientifico e giudiziario”.

Tratto da: loraquotidiano.it