Minacce a Di Matteo, "Jammer in arrivo"
“Abbiamo deciso di utilizzare ogni mezzo, ogni tecnologia usata in ogni parte del mondo, a tutela dell’incolumità dei magistrati di Palermo”. Parola di Angelino Alfano. Ad un anno dalla condanna a morte lanciata dal carcere da Salvatore Riina ed in seguito alle dichiarazioni su un progetto di attentato nei confronti di Antonino Di Matteo, rese dal neo pentito dell’Acquasanta Vito Galatolo (“E’ un bidone carico di tritolo” e sarebbero coinvolti “personaggi esterni a Cosa nostra”) il ministro degli Interni ha di fatto promesso l’arrivo del bomb jammer, lo strumento in grado di annullare gli impulsi degli ordigni attivati a distanza. Lo ha ribadito durante la riunione svolta ieri al Viminale del comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica dedicata alla vicenda delle minacce ricevute dai magistrati siciliani. All’incontro, oltre al ministro, erano presenti il procuratore generale Roberto Scarpinato, il procuratore di Palermo Leonardo Agueci, quello di Caltanissetta Sergio Lari ed anche lo stesso Pm Nino Di Matteo. Alfano ha aggiunto: “Fin qui abbiamo destinato loro tutta la forza di cui lo Stato dispone in termini di mezzi e di uomini. Numero e qualità degli uomini a protezione dei magistrati rispondono a criteri di eccellenza”.
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