La società civile accanto ai giudici antimafia, un coro unanime per dire no ad accordi Stato-mafia

Mai più accordi Stato-mafia. Noi sempre con i magistrati della trattativa” recita lo slogan della manifestazione che è stata organizzata da cittadini, associazioni e organizzazioni sociali, politiche e sindacali che si sono mobilitate quest’oggi a a sostegno del Pm Nino Di Matteo e del pool impegnato nella delicata indagine sulla trattativa Stato-mafia, dopo la condanna a morte espressa dal capo dei capi, Totò Riina.

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Minacce a Di Matteo: mafia parla, Stato tace

Da oltre un anno il pm antimafia Nino Di Matteo, che sostiene l’accusa nel processo sulla trattativa Stato-mafia, è minacciato di morte proprio per quel processo e per le indagini collegate tuttora in corso.

Nel settembre 2012 gli giunse un dossier anonimo di 12 cartelle con lo stemma della Repubblica italiana, di chiara fonte investigativo-istituzionale: lo avvertiva che insieme ai colleghi impegnati sul caso trattativa era spiato da “uomini delle istituzioni” che poi riversano le informazioni a una “centrale romana”, che si stava inoltrando su terreni pericolosi, che doveva fidarsi solo di Ingroia, che una serie di politici della Prima Repubblica coinvolti nella trattativa non erano stati ancora toccati dalle indagini e che l’agenda rossa di Borsellino era stata trafugata da un carabiniere.

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