'Ndrangheta e Cosa nostra, Bongiovanni: "I collegamenti stanno al vertice"

Cosa nostra siciliana e ‘ndrangheta calabrese sempre più vicine in nome di affari comuni. Il loro rapporto, sempre più saldo, si lega su personaggi invisibili, su vertici convergenti. I capi lo sanno e organizzano le strategie criminali anche in base a questo. A parlare di strategie criminali è il Direttore di Antimafia Duemila Giorgio Bongiovanni. Questa mattina a Palazzo San Giorgio, alla presenza del vicesindaco Saverio Anghelone e dell’assessore Nino Zimbalatti, la presentazione del convegno ”Ndrangheta e poteri criminali. Le ramificazioni della mafia calabrese a livello globale”.

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Porre un limite alle ambizioni

Dopo vent’anni dal primo vertice mondiale che si tenne sempre qui a Rio risulta evidente il fatto che anche questa volta le governance mondiali non troveranno nessun accordo su cosa fare e come operare per trovare una soluzione ai problemi di gravissima natura che sta attraversando la terra e la popolazione mondiale: crisi ambientale, crisi del sistema economico, crisi finanziaria, cirrosi sociale, crisi energetica.

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I Tre dell’Ave Mario

A furia di citare la foto di Vasto con Bersani, Di Pietro e Vendola per dire che gli intrusi erano Di Pietro e Vendola, è stata scartata a priori l’ipotesi che dei tre quello sbagliato fosse Bersani. Ipotesi che assume una certa pregnanza alla vista della foto di Casta, twittata da un gaio Piercasinando durante l’inutile vertice con Monti.

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