Tritolo per Di Matteo, boss Graziano: "Cercatelo nei piani alti"

“Dovete cercarlo nei piani alti”. Il boss Vincenzo Graziano (in foto) parla del tritolo per Di Matteo, che sarebbe arrivato dalla Calabria – secondo il neopentito Vito Galatolo – per l’attentato al magistrato che, insieme ai colleghi Teresi, Del Bene e Tartaglia, si occupa del processo trattativa Stato-mafia. Il costruttore è stato recentemente arrestato con l’accusa di essere uno degli organizzatori del piano di morte a Di Matteo.

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Teresi: "Non abbiamo ancora trovato l’esplosivo e la cosa c’inquieta molto"

“La presenza di 100 chili di tritolo sul territorio palermitano rende ancora attuale, a mio avviso, il pericolo dell’attentato nei confronti del dottor Di Matteo”. A dirlo è l’ultimo pentito, Vito Galatolo, rispondendo alle domande dei pm al suo primo interrogatorio (quello del 14 novembre). E’ proprio sulla ricerca del tritolo che si stanno sviluppando le indagini di due Procure (quella di Caltanissetta e di Palermo) per cui questa mattina i blindati della guardia di finanza sono entrati dentro vicolo Pipitone, nota roccaforte della famiglia Galatolo ed in dotazione a Cosa nostra.

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