Trattativa Stato-mafia: le parole di Mannino nel racconto di Amurri e Padellaro

Palermo. “Colloquio con Calogero Mannino avvenuto nel suo ufficio di via Borgognona 48 alle 17,00 di mercoledì 8 luglio (1992, ndr). Rapporto dell’Arma dei carabinieri che indica Mannino, Andò, Borsellino e due ufficiali dei CC siciliani bersagli della mafia. Si dice anche che la mafia sta preparando nuovi clamorosi colpi per disarticolare lo Stato. Non vado da un mese in Sicilia perché secondo i CC c’è un commando pronto ad accopparmi. Ma io questa settimana andrò lo stesso.

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I servitori dello stato che si avvalgono della facoltà di non rispondere sono più omertosi dei mafiosi

Egregio Dott. Pansa

mi rivolgo a Lei prima di tutto come cittadino italiano e poi come fratello del magistrato Paolo Borsellino, un servitore dello Stato che il suo giuramento di fedeltà allo Stato Italiano ha mantenuto fino all’estrema conseguenza, il sacrificio della vita. Sacrificio causato forse anche da pezzi deviati di quello stesso Stato a cui aveva prestato giuramento e che invece con l’antistato, la criminalità organizzata, aveva avviato un scellerata trattativa.

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