UNA LETTERA, UN VIDEO

Cari amici, ieri ho ricevuto questo video girato in Palestina, nulla di speciale, abbiamo letto e visto testimonianze più crude e drammatiche.

Eppure ha provocato in me una specie di “stupore”, un lampo di consapevolezza ancora non raggiunta: a volte una violenza che potrebbe essere definita “minore” rivela la profondità del baratro che la genera con una lucidità che squarcia ogni filtro, quella specie di nebbiolina con cui sfumiamo le verità più dure per dare un limite al dolore che sono capaci di evocare.

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