I Libellisti (penne e calamai al servizio del Re)

La generazione dei libellisti (o giornalisti da strapazzo) pagati dal monarca non si è estinta, ma ancora oggi vige più forte e potente che mai. Oggi come allora, scrivono per mestiere menzogne volte a ridicolizzare e perseguitare personaggi sgraditi al potere. Ed è la Storia stessa a dimostrarcelo. Durante la Rivoluzione Francese i libellisti del XVIII secolo colpirono Voltaire, così come altri filosofi e pensatori illuministi. Nel XVII fu la volta di Giordano Bruno, tra i tanti, colui che determinò una vera e propria rivoluzione copernicana, inneggiando alla libertà di pensiero e alla giustizia contro una Chiesa già corrotta dal potere, e che, prima di essere arrestato, processato e condannato al rogo, finì nel mirino dei giornalisti da strapazzo di allora.

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Il depistaggio infinito: nessuno tocchi Scarantino

29 Settembre 1992 – Giovanni Tinebra:
«E’ stato fatto un passo in avanti per una delle due stragi di Palermo. Siamo riusciti con un lavoro meticoloso e di gruppo, con la partecipazione di magistrati, tecnici e investigatori, che hanno lavorato in sintonia, a conseguire un risultato importante quale l’arresto di uno degli esecutori della strage di via d’Amelio. Vincenzo Scarantino appartiene ad una famiglia di Palermo da tempo nota agli inquirenti per associazione mafiosa e traffico di droga».

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