Chi ha costretto suo padre a uccidere Falcone e Borsellino?

Caro sig. Giuseppe Salvatore Riina,
comprendo il sentimento di un figlio verso il proprio padre e su quello non ho nulla da dire, ma perché vuole ingannare i cittadini italiani come me attraverso le sue dichiarazioni riportate oggi dalla stampa nazionale?
Ricordo bene le intercettazioni ambientali del 2001 quando lei e Salvatore Cusimano passavate in macchina a Capaci in prossimità del punto esatto della strage. E ricordo come dalle sue parole si evinceva la sua consapevolezza che suo padre era stato costretto a uccidere Falcone e Borsellino.

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Processo Mori: la testimonianza incompleta di Carlo Vizzini

Sono state rivolte minacce di morte contro il signor presidente del Consiglio (Giulio Andreotti, ndr) e ministri Vizzini e Mannino…per marzo – luglio campagna terroristica contro esponenti Dc, Psi et Pds … Strategia comprendente anche episodi stragisti”. Era il 20 marzo 1992. Con queste parole l’allora ministro dell’Interno, Vincenzo Scotti, era intervenuto alla Commissioni Affari Costituzionali del Senato citando una serie di informative ufficiali che preannunciavano un piano di destabilizzazione istituzionale che da lì a poche settimane si sarebbe realizzato attraverso le stragi del ’92 e successivamente quelle del ’93.

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