La nazione di quelli che fuggono

Ormai quelli che fuggono perché non c’è uno Stato che li vuole accogliere sulla faccia della Terra sono più di cinquanta milioni e, secondo l’ultima stima, per l’esattezza 51,2 milioni e la metà di loro sono minorenni.
Le parole usate per nominarli nel linguaggio internazionale sono gli sfollati, quelli che hanno perduto le loro case e le loro città e sono dispersi nel proprio paese; i profughi sono quelli sparsi ai quattro angoli del mondo;

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I “clandestini” in…. valigia

Non si è attenuata affatto nel 2012 la domanda di immigrazione illegale verso l’Italia e l’Europa dai paesi poveri o in guerra del centro- nord Africa. L’offerta dei “servizi”, da anni, continua ad essere assicurata, da ben strutturate organizzazioni criminali internazionali che gestiscono il traffico di migranti nei vari paesi di origine, di transito e destinazione. Alla data del 18 dicembre sono state ben 13.023 le persone sbarcate ( 290 il totale degli sbarchi) sulle coste italiane, di cui 9.244 profughi, partite su malridotte imbarcazioni dalla Libia, Grecia, Turchia e Tunisia. A questi migranti vanno aggiunti i 5.007 stranieri “intercettati” in acque internazionali dalle unità navali italiane e ripresi “in carico” –senza un intervento diretto italiano- dai paesi di provenienza (269 dall’Egitto, 1.313 dalla Grecia, 1.221 dalla Libia, 1.686 da Malta, 453 dalla Tunisia, 65 dalla Croazia).

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