Napolitano e la lettera al Csm con la Procura di Palermo nel mirino


A colpi di “ordini” scritti. Così il Capo dello Stato comunica con il Csm, di cui è presidente, se si parla di giustizia e affini. Lo aveva già fatto in occasione della questione dello scontro interno alla Procura di Milano tra Bruti Liberati e Robledo, che di fatto ha portato al rinvio sulla decisione delle sanzioni disciplinari ai due contendenti, ed ora si è ripetuto in occasione della nomina del nuovo Procuratore capo di Palermo

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