Trattativa Stato-mafia: “Spiati i pm di Palermo”

Una lettera anonima è stata recapitata nell’abitazione del pm di Palermo Nino Di Matteo, uno dei sostituti procuratori di Palermo che si occupano dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia. A riferirlo è il quotidiano “La Repubblica”. La missiva, composta da dodici pagine con lo stemma della Repubblica italiana sul frontespizio, è stata inviata lo scorso 18 settembre e viene indicata in codice come “Protocollo fantasma”.

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Diavolo di un Pellegrino!

Il “club del potere” non risparmia sforzi per soccorrere gli ex uomini di Stato accusati d’aver trattato con Cosa Nostra prima, durante e dopo le stragi del 92-93. L’avvocato Giovanni Pellegrino, che a quel club si iscrisse da giovanissimo, ex senatore Pds, ma garantista a tutto servizio vita natural durante, con un nuovo articolo pubblicato dall’ Unità ( 8 novembre 2012) entra in contraddizione con se stesso, con quanto scritto appena qualche mese prima (sempre L’Unità). In quell’occasione teorizzò, giustificò, argomentò la trattativa, chiamando in causa persino Giulio Cesare il quale, bloccato in mare aperto dai pirati, consegnò le mercanzie della sua nave, salvo poi, successivamente, far tagliare la gola ai malfattori. Che male ci fu a trattare con i mafiosi?

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Caso De Mauro: Dell'Utri interrogato dai pm

Si arricchisce di un nuovo capitolo l’inchiesta sulla morte del giornalista dell’Ora Mauro De Mauro. In attesa che nei prossimi giorni siano depositate le motivazioni della sentenza che lo scorso giugno ha assolto il boss di Cosa Nostra, Salvatore Riina, i magistrati palermitani, Antonio Ingroia e Sergio De Montis hanno ascoltato ieri, in qualità di testimone informato sui fatti, il senatore Marcello Dell’Utri, condannato in appello a 7 anni per mafia.

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