SPECIALE RIFORMA GIUSTIZIA

Il Consiglio dei ministri lo scorso dieci marzo ha approvato all’unanimità il testo di riforma della giustizia. Molte le proposte di cambiamento e innovazione che preoccupano gli addetti ai lavori. Carriere separate di giudici e pm; due Csm presieduti dal capo dello Stato; obbligatorietà dell’esercizio dell’azione penale secondo “i criteri” stabiliti dalla legge; componenti togati del Csm eletti tra candidati estratti a sorte; magistrati responsabili di tasca propria come i medici e al pari dei funzionari della Pubblica amministrazione.

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