Enel, l’azienda organizzava manifestazioni “spontanee” contro Greenpeace

Per il buon esito di una manifestazione ci vogliono anche due megafoni, dieci fischietti da arbitro e dieci trombe nautiche a bomboletta. A stendere la “lista della spesa” non è il capo-ultras di una curva, ma un uomo dell’ufficio stampa di Enel. E i campi da gioco sono le centrali a carbone prese di mira da Greenpeace, più volte citata in giudizio dal colosso dell’energia per le sue azioni dimostrative.

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Firenze contro le mafie: la forza del cambiamento

“Vi prego, non uccidiamoli una seconda volta” grida don Ciotti di fronte a oltre centocinquantamila persone. Centocinquantamila donne, uomini e soprattutto studenti che il 16 marzo hanno colorato le strade di Firenze di bandiere e striscioni. “Non uccidiamoli con il silenzio, con la delega, con la rassegnazione e con l’indifferenza. Non uccidiamoli con la memoria rituale, celebrativa, fine a se stessa” continua il presidente di Libera, e il suo appello viene coperto da trecentomila mani che applaudono. “No a parole irresponsabili. Sono gravi le parole che abbiamo sentito e che purtroppo continuiamo a sentire, come chi dice che i magistrati sono peggio della mafia. Sono parole che offendono, che uccidono”.

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Trattativa Stato-mafia: “Noi sappiamo”. La risposta della società civile alla sentenza vergognosa della Corte Costituzionale

Roma. “Il ricorrente (la difesa di Giorgio Napolitano, ndr) non ha dimostrato quale sia la specifica norma di legge ordinaria, violando la quale la Procura di Palermo avrebbe menomato le attribuzioni costituzionali del Presidente.
E ciò è accaduto per il semplice fatto che tale norma non sussiste. Nella astratta e complessa fattispecie normativa applicabile alla specie manca infatti il ‘frammento’ relativo alla norma legislativa di ‘competenza’ concernente i contestati poteri del p.m.”.

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