Processo breve, a rischio i dibattimenti per i crolli all’Aquila. “Ingiusto per i morti e i vivi”

“Una norma indecente che priverà della giustizia i morti e i vivi”. Così definiscono il processo breve i parenti delle vittime del terremoto dell’Aquila. Che lanciano un appello a tutti i parlamentari, anche quelli di maggioranza, perché riflettano bene prima di votare una legge del genere: “Il giorno in cui passerà il processo breve, e potrebbe essere il prossimo mercoledì, sarà un lutto cittadino, per noi aquilani e per tutti quei genitori che da tutta Italia avevano mandato i loro figli a studiare all’Aquila.

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Il giorno dopo. Su L'Aquila ricala il sipario

Trecentonove rintocchi della campana della chiesa delle Anime Sante a spezzare, nella notte di ieri, il silenzio assordante de L’Aquila. Mentre i nomi delle vittime del sisma che ha colpito la città il 6 aprile del 2009 venivano snocciolati come un triste, lento rosario di fronte a ventimila persone che hanno atteso in Piazza Duomo l’ora fatale: le 3.32. Oggi il silenzio è calato di nuovo sulla città e sui destini di migliaia di persone dimenticate…

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Promesse da B. L’Aquila è morta

Le macerie sono ancora tutte qui dentro, in quello che resta delle case. Mura squarciate. Tetti volati via assieme alla vita. Il centro storico. Il cuore de L’Aquila si è fermato alle 3,32 del 6 aprile 2009 quando una scossa di magnitudo 6.2 della scala Richter ha sepolto 309 persone. Da allora non batte più. Quello che si ode camminando è solo silenzio.

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