Il memoriale choc di Gotti Tedeschi: “Se mi ammazzano cercate queste carte”

Ettore Gotti Tedeschi temeva di essere ucciso e aveva preparato – come polizza sulla vita – un memoriale sui i segreti dello IOR. L’ex presidente della cosiddetta banca vaticana, dal settembre 2009 al maggio 2012, aveva consegnato un paio di esemplari del dossier agli amici più fidati, con una postilla a voce: “Se mi ammazzano, qui dentro c’è la ragione della mia morte”. Martedì scorso, una copia del dossier sullo IOR è stata trovata dagli uomini del capitano Pietro Raiola Pescarini, il comandante del Nucleo Operativo del NOE, quando i Carabinieri dell’ambiente hanno perquisito l’abitazione di Gotti su delega della Procura di Napoli.

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Norme antiriciclaggio: Ior, ecco le carte che inchiodano il Vaticano sulla trasparenza

Altro che trasparenza, altro che collaborazione, altro che volontà di fornire tutte le informzioni a chi indaga. Il Vaticano non ha alcuna intenzione di attuare gli impegni assunti in sede europea per aderire agli standard del Comitato per la valutazione di misure contro il riciclaggio di capitali (MONEYVAL) e non ha alcuna intenzione di permettere alle autorità antiriciclaggio vaticane e italiane di guardare cosa è accaduto nei conti dello IOR prima dell’aprile 2011.

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Il pm Tescaroli: ''Lo Ior riciclava i soldi della mafia''

“Lo Ior ha un grande debito nei confronti di determinati eventi e fra questi anche l’omicidio del banchiere Roberto Calvi”. Sono le parole pronunciate dal sostituto procuratore di Roma Luca Tescaroli al programma gli “Intoccabili” condotto da Gianluigi Nuzzi.
Dagli scandali finanziari che hanno coinvolto lo Ior sono emersi i troppi silenzi del Vaticano e le forti resistenze ad una collaborazione con la magistratura italiana. Con quelle resistenze ha dovuto fare i conti Luca Tescaroli che dal 2002 è titolare dell’inchiesta sulla morte del banchiere Roberto Calvi.

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