L' ATTUALE GUERRA DI LIBIA ALLA LUCE DELLA STRAGE DI USTICA

Diceva un mio vecchio conoscente che “la politica non ha memoria”. In realtà, più che la “politica”, sono gli elettori a non avere memoria. Ed è su questa mancanza di memoria che fanno affidamento i politici di professione per sbianchettare e rinnovare le loro nefandezze. La memoria infatti ha questo di utile: non solo aiuta a ricordare le cose ma a metterle in prospettiva. Confronta, ad esempio, a proposito dell’attuale guerra di Libia, il recente ottimo articolo di Giulietto Chiesa Tempesta sulla Libia: un War Game profetico

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Non possiamo accettarlo

Naturalmente, faranno anche questa. Ormai l’arroganza e l’orgia del potere incontrollato non hanno più limiti: la democrazia non è più nemmeno ridotta a un guscio formale; il rispetto di norme e convenzioni non regge davanti a un’incuranza e a un’ignoranza che non conoscono più limiti; le opinioni pubbliche non esistono più, annegate nel marasma del bla-bla televisivo e mediatico dove tutti gridano, nessuno sta a sentire e nessuno incide sulla realtà che è invece gestita da una banda di gangsters e dai loro gregari.

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