La riforma della giustizia secondo Ingroia

Da anni si parla di crisi della giustizia e di necessaria riforma della giustizia. Vero. E` vero che la giustizia in Italia funziona poco e male. Ne sanno qualcosa i cittadini-utenti che ci hanno a che fare. Sia i cittadini che si ritengono vittime di ingiustizia e perciò si rivolgono alla magistratura per avere giustizia in sede penale, civile o amministrativa. Sia i cittadini che, come suol dirsi, incappano nelle maglie della giustizia quali imputati, e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

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Il governo della Menzogna

Il governo Renzi nasce all’insegna della Menzogna. Nel senso di molte menzogne, che ne costituiscono l’essenza.

La prima, segreto di Pulcinella disgustoso ma tragicamente preoccupante: Renzi ha proposto al ministero della Giustizia Nicola Gratteri, Giorgio Napolitano ha detto “niet” e il decisionista Renzi ha baciato la pantofola. Nicola Gratteri non è solo uno dei magistrati di punta (il che significa che rischiano la vita ogni giorno) nella lotta alla criminalità organizzata, e in particolare della ‘ndrangheta, oggi la mafia più “multinazionale” oltre che efferata, e all’intreccio tra corruzione affaristica, politica, mafiosa.

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Salvatore Borsellino: "Giustizia negata per Attilio Manca"

La notizia è di oggi 21 agosto 2013: il GIP di Viterbo Salvatore Fanti ha disposto l’archiviazione delle posizioni per cinque dei sei indagati (in origine dieci) per la morte dell’urologo Attilio Manca, avvenuta il 12 febbraio 2004: Ugo Manca, Angelo Porcino, Salvatore Fugazzotto, Lorenzo Mondello ed Andrea Pirri. Fuori dalle indagini le persone legate alla città di Barcellona Pozzo di Gotto, fuori dalle indagini la mafia; l’unica presunta colpevole resta Monica Mileti (una donna romana di cui non risultano tracce nei tabulati telefonici di Attilio Manca (foto) nei due mesi precedenti il “su

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