La grande partita del gas

È cominciata, com’era previsto, immediatamente. La prima mossa l’ha fatta Putin, il quale ha deciso che Kiev dovrà ora pagare il gas che riceve da Mosca con due mesi d’anticipo.
A cliente moroso (e ostile) credito zero. E fin dall’inizio di aprile il prezzo del gas russo per l’Ucraina è stato aumentato dell’80%, fino a 485$ per 1.000 metri cubi di gas.

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LA FORNITURA DI GAS DAGLI USA: LE MENZOGNE DELLA CASA BIANCA ALL’EUROPA

La Casa Bianca ed il Dipartimento di Stato Americano sono stati molto occupati ultimamente nel mentire spudoratamente ai governi Europei riguardo alla capacità degli USA di fornire tanto gas naturale quanto basta a rimpiazzare l’attuale fornitura Russa. Le ultime dichiarazioni del Presidente Obama e del Segretario di Stato John Kerry sono così false che, data la situazione ucraina, rivelano una certa temerarietà di Washington nei confronti di Mosca.

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I protocolli di intesa fra Italia e Israele

Sono passati nel quasi generale silenzio gli importanti accordi che lo Stato italiano ha stretto con lo Stato di Israele ai primi di dicembre 2013.
L’attenzione della stampa si è principalmente concentrata sul protocollo n. 3, sottoscritto dal ministro Flavio Zanonato e dal ministro dell’energia e dell’acqua israeliano Silvan Shalom, che pare assegnare all’Italia un ruolo di snodo essenziale per le linee di trasporto del gas dei due nuovi importanti giacimenti che Israele ha da poco scoperto a largo delle sue coste, denominati Tamar e Leviathan: dato che pare certo che almeno uno dei due copra la quasi totalità del fabbisogno dello Stato ebraico, per la prima volta Israele diventerebbe un esportatore netto di energia, rivolgendosi come primo potenziale consumatore all’Europa, verso la quale l’Italia non può che essere il naturale punto di passaggio.

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