“Nell'agenda rossa la trattativa che ha ucciso Paolo”

Rappresenta la scomparsa degli ultimi 57 giorni di indagini di Paolo. Che sono un punto cruciale della strage di via d’Amelio. Quello che Paolo aveva annotato in quell’agenda racchiude l’infame trattativa tra pezzi dello Stato e l’antistato e sono fermamente convinto che questa maledetta trattativa abbia determinato l’assassinio di mio fratello. Ritengo inoltre che il silenzio che per vent’anni è stato tenuto su questo patto tra Stato e mafia si basi sui ricatti legati a quell’agenda rossa.

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Fate schifo

Ma interessa ancora a qualcuno sapere perché vent’anni fa è morto Paolo Borsellino con gli uomini di scorta? Sapere perché l’anno seguente sono morte 5 persone e 29 sono rimaste ferite nell’attentato di via dei Georgofili a Firenze, altre 5 sono morte e altre 10 sono rimaste ferite in via Palestro a Milano, altre 17 sono rimaste ferite a Roma davanti alle basiliche? Interessa a qualcuno tutto ciò, a parte un pugno di pm, giornalisti e cittadini irriducibili? Oppure la verità su quell’orrendo biennio è una questione privata fra la mafia e i parenti dei morti ammazzati?

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Via D'Amelio, nuovi arresti

Quattro nuovi indagati per la strage di via D’Amelio. Questa mattina la Dia di Caltanissetta, su richiesta del procuratore capo Sergio Lari, ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare disposte dal Gip Alessandra Giunta a carico di Salvuccio Madonia, Vittorio Tutino, Salvatore Vitale, tutti già detenuti, e di Gaspare Spatuzza, il collaboratore che ha permesso la riapertura di questo troncone del processo

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