Trattativa – Intervista a Salvatore Borsellino: “Mancino mente”

Da anni sostengo che Mancino abbia incontrato Paolo il primo luglio del ‘92 nel suo studio. C’è la testimonianza di Gaspare Mutolo, il pentito che Paolo stava interrogando quando gli arrivò la telefonata direttamente dal ministro.

Paolo gli disse ‘torno tra un paio d’ore’ e, racconta Mutolo, che al rientro mio fratello era talmente nervoso che addirittura mise in bocca due sigarette contemporaneamente. Sono convinto che in quella data Mancino comunicò a Paolo l’esistenza di una trattativa tra Stato e Mafia. Gli avrà chiesto di interrompere le indagini sulla strage di Capaci, per le quali Paolo aveva chiesto di essere ascoltato dalla Procura di Caltanissetta. Cosa che non avvenne perché lo ammazzarono prima.

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Capaci, l’amnistia della memoria

È in libreria “Le ultime parole di Falcone e Borsellino”, a cura di Antonella Mascali. Anticipiamo uno stralcio della prefazione.
Più trascorrono gli anni e più cresce la mia sensazione di disagio nel partecipare il 23 maggio e il 19 luglio alle pubbliche cerimonie commemorative delle stragi di Capaci e di via D’Amelio

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di AMDuemila – 12 maggio 2012

Palermo.“Un amico mi ha tradito…”. Le parole disperate di Paolo Borsellino pronunciate poco tempo prima della strage di via D’Amelio sono tornate alla ribalta attraverso i racconti di coloro che le ascoltarono vent’anni fa direttamente dal giudice palermitano. All’udienza odierna del processo Mori-Obinu sono stati ascoltati gli ex colleghi del magistrato assassinato il 19 luglio 1992 Alessandra Camassa e Massimo Russo

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