È lecito reintrodurre il percolato di discarica nell’impianto da cui proviene?

«Qualsiasi scenario di reintroduzione del colaticcio nel corpo della discarica deve considerare il colaticcio come tale e non come rifiuto»

Il Mase ha fornito indicazione in merito alla gestione del percolato prodotto dalle discariche rendendo noto il parere fornito dalla Commissione europea che, pur con riserva dell’interpretazione della Corte di giustizia – la quale è l’unica a poter fornire un’interpretazione giuridicamente vincolante degli atti emanati dal Consiglio e dal Parlamento – ha precisato che “la Direttiva non vieta esplicitamente la reintroduzione del colaticcio nel corpo dei rifiuti.

Tuttavia, il suo articolo 5, paragrafo 3, lettera a) esclude la possibilità per gli Stati membri di ammettere in discarica i rifiuti liquidi. Pertanto, qualsiasi scenario di reintroduzione del colaticcio nel corpo della discarica deve considerare il colaticcio come tale e non come rifiuto”.

Sulla base del principio di precauzione, la Commissione raccomanda che per ogni discarica, dopo uno studio approfondito delle sue caratteristiche specifiche, le autorità italiane richiedano, tramite l’autorizzazione della discarica, che il percolato, se reintrodotto nel corpo della stessa, venga preventivamente trattato per filtrare, come minimo, metalli pesanti, sali e azoto.

fonte: lassoambiente