Guerra in Ucraina, Orsini: ”Media italiani hanno diffuso grandi menzogne”

‘La Nato non ha mai fatto nessun tentativo per assorbire l’Ucraina’ e ‘la Russia ha invaso per poi attaccare il resto dell’Europa’.
Sono queste alcune delle menzogne diffuse dai “principali media italiani” dall’inizio “della guerra, smentite con il tempo”. Così ha scritto il professore Alessandro Orsini su ‘il Fatto Quotidiano’.
Per quanto riguarda la prima affermazione, ha ricordato Orsini, occorre ricordare che “la Nato ha svolto un meeting a Bruxelles, il 14 giugno 2021, il cui atto conclusivo consta di 79 paragrafi. Al paragrafo numero 69 – quando le tensioni con la Russia erano già altissime – la Nato scriveva che l’Ucraina sarebbe diventata suo membro e ribadiva le decisioni prese nel summit di Bucarest dell’aprile 2008 con cui aveva aperto le porte a Ucraina e Georgia scatenando una crisi gravissima con Mosca sfociata nella guerra tra Russia e Georgia dell’agosto 2008. A Piazza Pulita, il 10 marzo 2022, fui il primo a parlare delle esercitazioni militari che la Nato aveva svolto in Ucraina nel giugno, luglio e settembre 2021. I media dominanti non ne avevano mai parlato. Oggi nessuno ha l’impudenza di dire che la Nato non ha mai cercato di inglobare l’Ucraina tra il 2014 e il 2022”.
La seconda affermazione invece è stata più volte smentita. Sempre secondo Orsini si tratta di “una versione sostenuta tenacemente da alcuni dei più noti giornalisti mainstream e da tanti ricercatori di politica internazionale collegati al governo Draghi. Ricordo ancora le loro voci fanatizzate durante i miei contraddittori alla tv: ‘Putin invade l’Ucraina come prima tappa per invadere l’Europa: guerra all’ultimo sangue!’. I media dominanti non hanno mai chiesto conto a questi personaggi televisivi delle loro assurde affermazioni perché sono collegati tra di loro da rapporti di amicizia e di potere. Per noi che difendiamo la società libera, la domanda è doverosa: ‘Quant’è libera una società in cui i media dominanti torchiano soltanto le voci del dissenso sulla guerra mentre sorvolano su tutte le analisi assurde degli analisti pro-guerra?’. Una delle mie tesi è che non tutte le società libere siano libere allo stesso modo. Così come esistono dittature più brutali di altre, allo stesso modo esistono democrazie meno democratiche di altre”.
“Prendiamo un altro esempio tra i massimi generali italiani, Vincenzo Camporini, già capo di Stato maggiore. Durante una diretta a Radio Rai del 14 febbraio, dieci giorni prima dell’invasione, Camporini si diceva certo che la Russia non avrebbe invaso. Nella stessa diretta, sostenevo il contrario. Dopo l’errore clamoroso, Camporini, candidato da Carlo Calenda, è diventato analista del Corriere della Sera”, ha sottolineato Orsini.

Fonte: ilfattoquotidiano.it

Foto © Imagoeconomica