«I diritti umani siano al centro del dibattito sul cambiamento climatico»

Lettera aperta di Volker Tiirk alla 27esima Conferenza delle parti dell’United Nations framework convention on climate change

Sono lieto di rivolgermi a voi in relazione alla 27esima Conferenza delle parti dell’United Nations framework convention on climate change (COP27). I risultati di questo processo e dei negoziati saranno fondamentali per l’effettivo godimento dei diritti umani in tutto il mondo, non ultimo il diritto a un ambiente pulito, sano e sostenibile per tutti, auspicato nella Our Common Agenda e recentemente riconosciuto dall’Assemblea Generale.

L’ingiustizia operata dal cambiamento climatico è catastrofica. I disastri legati ai cambiamenti climatici sono ora, purtroppo, un evento regolare in molte regioni, incluso di recente in Pakistan, ma anche per milioni di persone nei Paesi dell’Africa che sono tra quelli che subiscono le maggiori conseguenze del cambiamento climatico, compresi i tassi di riscaldamento più rapidi della media, siccità, insicurezza alimentare, strass idrico ed eventi meteorologici estremi, nonostante abbiano contribuito in minima parte alle sue cause. Il cambiamento climatico non è più una minaccia astratta. E’ una realtà vissuta da troppi. E ha un impatto diretto sulla capacità delle generazioni attuali e future di godere dei propri diritti umani fondamentali.

L’Accordo di Parigi chiarisce la necessità di un’azione per il clima basata sui diritti. Chiede a tutti gli Stati di rispettare, promuovere e considerare i rispettivi obblighi in materia di diritti umani quando intraprendono azioni per il clima. Questo non è solo un obbligo legale, è anche una buona politica.

In questo contesto, vi esorto a cogliere l’opportunità della COP27 per intraprendere i seguenti passi:

1 Rafforzare l’ambizione climatica per proteggere i diritti umani. Un’azione ambiziosa per il clima sostiene la promozione, la protezione e il rispetto dei diritti umani. Aumentare l’ambizione dei vostri organismi nazionali per il clima in linea con il Climate Pact è più vitale che mai. L’obiettivo di 1,5 gradi Celsius dell’Accordo di Parigi corre il serio rischio di scivolare via e alla fine, se non aumentiamo le ambizioni climatiche ora, saranno le persone, in particolare quelle in situazioni vulnerabili, che saranno maggiormente colpite.

2 Garantire una partecipazione significativa ed efficace. Una partecipazione significativa ed efficace è la chiave del successo dell’Accordo di Parigi, così come di molte decisioni e punti all’ordine del giorno della COP. Vi esorto a garantire che il processo decisionale sul clima, anche alla COP27, sia trasparente, inclusivo e responsabile, in particolare nei confronti delle persone più colpite dai cambiamenti climatici. La negoziazione di un piano d’azione Action for Climate Empowerment (ACE) alla COP27 offre un’opportunità fondamentale per facilitare una partecipazione significativa a un’azione climatica efficace, basandosi sui diritti all’istruzione, alla partecipazione e all’accesso all’informazione.

3 Affrontare i danni ai diritti umani causati dai cambiamenti climatici. Gli effetti negativi del cambiamento climatico possono violare i diritti umani, richiedendo l’accesso alla giustizia e un risarcimento  efficace per le persone colpite. Meccanismi equi, flessibili e responsabili per affrontare le perdite e i danni legati ai cambiamenti climatici, ora e in futuro, sono un imperativo di giustizia climatica. A questo proposito, esorto a realizzare un Glasgow Dialogue on Loss and Damage partecipativo e inclusivo che produca risultati concreti, inclusa la mobilitazione delle risorse, per le persone più colpite dal cambiamento climatico. E’ inoltre essenziale garantire un’azione inclusiva e basata sui diritti nell’attuazione del nuovo piano di lavoro quinquennale dell’Executive Committee of the Warsaw International Mechanism on Loss and Damage  e rendendo operativo il Santiago Network on Loss and Damage.

4 Mobilitare le risorse per un’azione climatica basata sui diritti. Data la portata e l’urgenza della crisi climatica, esorto tutti gli Stati non solo a adempiere ai propri impegni di finanziamento climatico esistenti, ma anche ad aumentarli, in linea con le loro rispettive responsabilità e capacità, comuni ma non differenziate, e il dovere di cooperare ai sensi della Carta di le Nazioni Unite. I finanziamenti climatici basati su un approccio basato sui diritti umani andranno a beneficio dei Paesi e delle persone più colpiti dal cambiamento climatico; affrontare la mitigazione, l’adattamento e la perdita e il danno; evitare di sostenere progetti che si traducono in violazioni dei diritti umani o esacerbano le disuguaglianze sociali ed economiche.

5 Garantire la centralità dei diritti umani nel processo decisionale sul clima. La partecipazione, l’inclusività e la trasparenza sono fondamentali per un bilancio globale efficace dei nostri progressi collettivi sull’azione per il clima. Spero che il bilancio servirà da catalizzatore per un processo decisionale equo e basato su prove per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, tenendo conto dell’impatto sui diritti umani del cambiamento climatico e delle azioni per affrontare il cambiamento climatico e integrando gli input provenienti da una vasta gamma di fonti comprese le persone più colpite.

Vi auguro il successo dei negoziati alla COP27 e attendo con impazienza il nostro impegno rafforzato per promuovere un’azione climatica basata sui diritti alla COP27, attraverso la Our Common Agenda e oltre.

Volker Tiirk

United Nations High Commissioner for Human Rights

fonte: greenreport.it