L’estate italiana nel segno degli eventi meteo estremi, quest’anno se ne contano già 489

Coldiretti: danni da milioni di euro all’agricoltura fra nubifragi, trombe d’aria, tempeste di fulmini e di ghiaccio

L’aumento degli eventi meteo estremi, in frequenza ed intensità, è uno dei fenomeni che si accompagnano ai cambiamenti climatici, di cui anche il nostro Paese sta ampiamente patendo le conseguenze.

In riferimento all’ultima ondata di maltempo di quest’estate, la Coldiretti dettaglia che «con le ultime bombe d’acqua e grandine che hanno investito a macchia di leopardo l’Italia salgono a milioni di euro i danni causati dal clima impazzito in una estate 2020 colpita da 489 eventi estremi fra nubifragi, trombe d’aria, tempeste di fulmini e di ghiaccio».

«Una situazione meteo estrema – aggiungono dalla più grande associazione agricola d’Europa – che in questa estate 2020 ha coinvolto il Paese da nord a sud in uno dei momenti più delicati dell’attività nei campi con la frutta matura sugli alberi, con la vendemmia appena iniziata e con la raccolta già avviata di due miliardi di chili di mele con l’85% proprio fra Piemonte, Veneto e Trentino al centro degli ultimi nubifragi. In dieci anni gli effetti dei cambiamenti climatici sono costati oltre 14 miliardi di euro a livello nazionale tra perdite della produzione agricola, danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti. Siamo di fronte a una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con grandine di maggiori dimensioni, una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che mette sempre più a rischio il lavoro degli agricoltori, ma non solo».

Un problema che non è certo solo nazionale. Gli ultimi dati pubblicati dalla National oceanic and atmospheric adiminstration (Noaa) degli Usa mostrano che il luglio 2020 è stato il secondo più caldo mai registrato al mondo insieme al luglio 2016, ma nell’emisfero Nord ha battuto tutti i precedenti record di temperatura, compreso quello precedente nel 2019.

L’ennesima testimonianza di come la crisi climatica sia già in corso, un problema che vede l’Italia in prima fila: nel nostro Paese il clima si sta infatti surriscaldando a velocità praticamente doppia rispetto alla media globale. Se nel 2019 l’anomalia della temperatura media globale sulla terraferma è stata di +1.28°C rispetto al periodo 1961-1990, in Italia si arriva a +1,56°C (il 23° anno consecutivo con anomalia positiva di temperatura rispetto al valore climatologico di riferimento 1961-1990); ma l’aumento rispetto al periodo 1880-1909 è pari circa a 2,5°C, il doppio del valore medio globale.

fonte: greenreport.it