Rai. Ingroia: inqualificabile usare il brand Riina per aumentare l’audience

vespa porta a porta

Trasmettere sulla Rai, cioè sul servizio pubblico, l’intervista al figlio di Totò Riina è un oltraggio alla memoria di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e tutti gli uomini giusti che sono stati uccisi perché combattevano la mafia. Vespa non è nuovo alla spettacolarizzazione di tutto ciò che è criminale, ma è davvero inqualificabile usare il brand Riina per aumentare l’audience”. Così il presidente di Azione Civile, Antonio Ingroia, che aggiunge: “Se si vuole approfondire l’analisi del fenomeno mafioso, allora perché non invitare a Porta a Porta veri simboli della legalità come il pm Nino Di Matteo e gli altri magistrati di Palermo in prima linea contro la mafia? Come può la Rai prestarsi al lancio del libro del figlio dell’assassino di Falcone e Borsellino, mafioso anche lui, mai pentito, con una condanna a 8 anni e 10 mesi già scontata? Ricordo che più di una volta ci sono state levate di scudi per la presenza in tv di pm antimafia: si voleva forse un mafioso in studio? E ora che tipo di bilanciamento ci può mai essere per la presenza del figlio di Riina?”.

fonte:antimafiaduemila.com