ITALIA: BAMBINI SEMPRE PIU’ POVERI

di Gianni Lannes

Ma quale giornata mondiale dell’infanzia? Il 6° Atlante dell’Infanzia, intitolato “bambini senza”, segnala un’emergenza ormai incancrenita nel belpaese. Da noi, un bambino su 20 può calzare un solo paio di scarpe l’anno. Uno su 6 non può fare attività sportiva, o partecipare a qualsiasi altra attività extrascolastica, e solo 3 alunni su 10 possono frequentare il tempo pieno a scuola. A 15 anni un alunno su 4 non conosce bene la matematica e 1 su 5 ha ancora difficoltà nella lettura. Ecco i numeri “delle deprivazioni più gravi” che colpiscono i bambini italiani, secondo l’associazione Save the Children.
Altro che propaganda manipolatoria governativa e menzogne renziane, per la statistica, l’incidenza della povertà economica assoluta nelle famiglie con almeno un minore è triplicata tra il 2005 e il 2014, passando dal 2,8 per cento all’8,5, per un totale di oltre un milione di bambini colpiti. Nel Mezzogiorno è più estesa e riguarda soprattutto famiglie italiane, a differenza del Nord. E poi ci sono anche i dati sull’azzardo giovanile legalizzato dal governo tricolore per incassare soldoni a palate,  far ingrassare le mafie e distrarre la gente. La maglia nera spetta alla Campania: qui il 47 per cento dei ragazzini frequenta abitualmente le sale slot.

Infine, colpisce l’esiguità delle risorse publbiche stanziate per l’infanzia: la spesa sociale nell’area famiglia e minori è decisamente inferiore della media europea, con 313 euro procapite a fronte di 506 euro in media in Europa e dei 952 della Germania. Invece, per le spese militari – secondo il Sipri – il governo italiano ha dilapidato nel 2014 ben 30 miliardi di euro.

Fonte:Sulatestagiannilannes