Segreto di stato sui derivati del tesoro

di Gianni Lannes


Dopo il furto della riserva aurea italiana (la quarta al mondo per valore) questa sembra un’inezia. Di che si tratta? Scommesse tra due soggetti: uno vince e l’altro perde. E’ dagli anni ’90 (i derivati del Tesoro sono stati introdotti in Italia da Mario Draghi, quando era direttore generale al ministero) che i governanti dello staterello tricolore speculano con i soldi dei contribuenti, a parte il signoraggio bancario, in primis della BCE. Ufficialmente dal 2011 l’Italia ha subito un aumento del debito pubblico di 16,95 miliardi di euro in ragione di quei contratti illegali, sottoscritti su un ammontare di ben 160 miliardi. Attualmente la perdita per le casse nazionali si aggira sui 42,6 miliardi di euro.

Oggi, di fatto, anche se non formalmente dichiarato il governo Renzi ha steso sull’affare il segreto di Stato, invocato peraltro da 21 banche, tra cui Ubs, Crédit Agricole e Paribas. Evidenzia Bloomberg «Negli ultimi 4 anni l’Italia ha pagato per i derivati più di tutti gli altri Stati Ue messi insieme: 3,6 miliardi di euro solo nel 2014». Trasparenza? Zero.

Fonte:Sulatestagiannilannes