I deliri del Presidente della Corte Suprema del Paraguay contro Pablo Medina

di Giorgio Bongiovanni
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Il Ministro della Corte Suprema Víctor Núñez (in foto) ha attaccato duramente durante una conferenza stampa questo martedì il lavoro del giornalista ucciso Pablo Medina.
“Pablo Medina ha scritto con leggerezza su fatti che non conosceva”, ha esordito il ministro, che ha lamentato di essere vittima di una persecuzione politica nei suoi confronti in questi ultimi anni per essere stato accusato di essere vicino ai narcotrafficanti.
Núñez ha cercato di svincolarsi dalle responsabilità attribuitegli di avere favorito nel 2011 la sentenza assolutoria nei confronti di Vilmar Acosta, ritenuto mandante del duplice omicidio Medina-Almada, e di suo padre Vidal, allora detenuti nel carcere di Coronel Oviedo con l’accusa di omicidio dopo il ritrovamento di resti umani nel cortile di Vidal Acosta.
Núñez ha attaccato gli articoli pubblicati da Medina sul tema affermando che non c’è stata mai una denuncia contro l’allora giudice garante José Benitez.

Il giornalista ucciso aveva infatti denunciato che Núñez si era incontrato con Benitez giorni prima che il Tribunale firmasse la liberazione degli imputati. Poi però i tre giudici del Tribunale di Appello Rosalina Guens, Justo Pastor Benítez e Venancio López furono processati e ritenuti colpevoli di irregolarità, anche se beneficiarono delle attenuanti e la questione si concluse con un semplice “ammonimento”.
Il ministro Núñez ha inoltre dichiarato che non si sottometterà ad alcun processo politico, da lui ritenuto un “circo”, e che “solo Dio può allontanarlo dalla sua carica”.
Alex Lee, sottosegretario agli Affari Esteri per l’emisfero Occidentale degli Stati Uniti, in visita ad Asuncion, ha dichiarato che l’omicidio del giornalista del ABC “è intollerabile e che il Governo deve essere in grado di portare i colpevoli dinnanzi alla giustizia”. Ha aggiunto che la stampa libera è vitale per una società democratica e che questa tragedia deve tradursi in determinazione per proteggere e tutelare il lavoro dei giornalisti e dei mezzi di comunicazione. “Il Governo ha tutti i mezzi a disposizione per indagare e far prevalere la giustizia” ha concluso.

fonte: antimafiaduemila.com