"Contro la mafia della guerre, Libera c’è"

da libera informazione.org
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“Non è questo il tempo di tacere e tanto meno di rimanere indifferenti davanti all’ondata di violenza che proviene dai troppi fronti di guerra che continuano a mietere vittime e a provocare sofferenze e distruzioni in tante parti del mondo. Un panorama talmente drammatico da spingere anche Papa Francesco a parlare di “terza guerra mondiale a pezzetti””. Libera, associazioni nomi  e numeri contro le mafie – scrive in una nota – sin dalla sua nascita, ha scelto di stare dalla parte delle vittime e di farsi voce di chi non ha voce. Per questo pensiamo che niente deve essere lasciato di intentato per far assumere responsabilità a ogni singolo/a cittadino/a e soprattutto alle istituzioni locali, nazionali e sovranazionali che hanno il potere e il dovere di intervenire per fermare la violenza. Per parte nostra siamo consapevoli che esiste la guerra della mafia ma che al contempo esiste anche la “mafia della guerra”.

“Si tratta di intrecci di interessi economici e politici che soffiano su odi e contrapposizioni, su motivi storici e su convivenze difficili e che spingono verso una risoluzione violenta dei conflitti a cui non è mai estraneo l’interesse delle industrie armiere – proseguono. La Marcia Perugia Assisi è più di un appuntamento tradizionale del variegato e composito arcipelago delle organizzazioni e delle persone impegnate sul tema della pace, rappresenta il percorso in cui si uniscono sensibilità, passioni e motivazioni profonde di quanti credono che la pace è possibile e che va costruita con l’impegno e il contributo di ciascuno”.

“Libera vi aderisce con convinzione così come non ha mai mancato di contribuire attraverso l’impegno dei propri aderenti ad ogni iniziativa tesa a costruire “convivialità delle differenze”, pace nella giustizia, nonviolenza – conclude. Il 19 ottobre torneremo a camminare da Perugia verso Assisi per dare voce e vita agli ideali di Aldo Capitini, ma anche di coloro che hanno sognato e praticato la pace, a partire da Francesco di Assisi. Percorreremo insieme quel cammino anche per le tante, troppe, vittime della violenza e di coloro che hanno testimoniato con la propria vita che  costruire la pace è possibile”.

Tratto da: liberainformazione.org