Davvero le guerre del passato non ci hanno insegnato nulla?

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Ho letto molti articoli su Gaza in questi giorni. Parole di intellettuali, giornalisti, “esperti dell’ultima ora”. Ci sono gli anti-semiti che attaccano Israele e inneggiano alla popolazione araba senza nemmeno sapere che i palestinesi stessi sono semiti. C’è chi confonde gli attacchi politici alla dottrina del sionismo con attacchi razzisti. C’è chi giustifica le atrocità che il governo israeliano sta commettendo ricordando le vittime dell’olocausto (come se una tragedia subita desse il diritto di trasformarsi da vittime in carnefici) o chi guardando quei corpicini palestinesi straziati dalle bombe intelligenti, quei bimbi sventrati dall’esercito più moderno al mondo cede all’assurdo desiderio di vendetta sperando che un rudimentale razzo di Hamas non venga intercettato dai sistemi di difesa israeliani.

Davvero tutto questo avviene nel 2014? Davvero le guerre del passato non ci hanno insegnato nulla? Davvero l’oro, i dollari, gli euro, il petrolio e il profitto valgono più del sangue che scorre a fiumi quando si sceglie la violenza? Il sangue è sempre rosso, ha lo stesso colore in ogni latitudine del mondo. A chi giova tutto questo? A chi vende armi, a chi, con la scusa della sicurezza investe 250 miliardi di dollari in tecnologia militare (anche in Israele c’è povertà e disoccupazione), a chi utilizza l’assurdo bombardamento su Gaza per riposizionarsi politicamente e rivendicare una leadership sempre più debole. Non è mai esistita una guerra che abbia messo fine alla guerra!

Nel 1940 Gandhi scrisse ad Hitler per suggerirgli le tecniche della nonviolenza. Non vuole giudicarlo, vuole offrirgli un esempio. Un esempio è infinitamente più educativo (quindi più utile) di un giudizio (e questo dovremmo ricordarlo anche tutti noi attivisti del M5S). L’esempio che gli offre è la lotta contro il dominio britannico: “Noi cerchiamo di convertirlo, non di batterlo sul campo di battaglia. La nostra rivolta contro il dominio britannico è fatta senza armi. Ma che noi si riesca a convertire o meno i britannici, siamo comunque decisi a rendere il loro dominio impossibile con la non cooperazione non violenta”.

Le rivendicazioni dei palestinesi sono giuste, lo dice l’ONU, lo dice la storia, lo dicono le mappe delle loro terre, diventate minuscoli possedimenti/prigioni dalle quali è impossibile uscire. E’ il modo di rivendicarlo che non permette alcun risultato e da alibi al governo israeliano.

Scrive Eduardo Galeano, un fantastico giornalista uruguayano: “il terrorismo di Stato produce terroristi: semina odio e raccoglie alibi. Tutto sta ad indicare che questa carneficina a Gaza, che secondo i suoi autori vuole eliminare i terroristi, riuscirà a moltiplicarli”.

Il disarmo totale di Hamas sarebbe il miglior modo per evitare che i piani del governo israeliano, ovvero l’espulsione definitiva dei palestinesi da quelle che sono le loro terre, abbiano successo e darebbe forza a tutte quelle serie organizzazioni israeliane che lavorano da tempo a soluzioni alternative.

Tratto da: Facebook