Argentina: la “Scorta civica” pro Di Matteo abbatte le distanze

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La difesa dei magistrati e la richiesta di verità e giustizia non ha davvero confini. Dopo Roma la “Scorta civica” solca l’Oceano Atlantico e si trasferisce a Rosario, presso la Avenida Montevideo 2182 (Montevideo e Oroño) di bongiovanni

fronte alla sede locale del consolato italiano. Qui in duecento hanno manifestato il proprio sostegno al pm Antonino Di Matteo, condannato a morte nei mesi scorsi dal capomafia Salvatore Riina dal carcere Opera di Milano.
Una richiesta di protezione per tutti i giudici in prima linea nella lotta alla mafia e recentemente minacciati, come i pm del pool che indaga sulla trattativa Stato-mafia ed i magistrati di Caltanissetta e Trapani.
I manifestanti, alcuni provenienti anche dall’Uruguay, dal Paraguay, dal Cile e dal Messico, sono stati presenti in piazza per oltre un’ora, chiedendo che lo Stato italiano assegni il bomb jammer al magistrato, accompagnati da un grande striscione di sette metri in cui era scritto distintamente “Somos todos el fiscal Nino Di Matteo”. Alla manifestazione sono intervenuti, oltre al direttore di ANTIMAFIADuemila, Giorgio Bongiovanni, anche il giudice del distretto giudiziario di Santa Fé, Juan Alberto Rambaldo. Entrambi hanno ricordato l’importanza del processo trattativa Stato-mafia e spiegato la gravità delle parole di Riina.