I cittadini scendono in campo accanto a Nino Di Matteo

di Giorgio Bongiovanni – 29 luglio 2013
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In più parti d’Italia i cittadini si sono uniti nell’esprimere la propria solidarietà al sostituto procuratore Antonino Di Matteo, magistrato di punta dell’inchiesta trattativa mafia-Stato confluita nel processo che si svolge a Palermo per “attentato al corpo politico dello Stato”. E’ dei giorni scorsi la notizia che un confidente della Squadra mobile di Palermo ha dichiarato che nel capoluogo siciliano sarebbe arrivato l’esplosivo per compiere un attentato nei confronti del magistrato. 
Un fatto che ha riportato alla memoria gli eventi avvenuti 21 anni addietro quando venne reso noto l’arrivo del tritolo per uccidere il giudice Borsellino nei giorni immediatamente prima la strage di via D’Amelio.
Per questo motivo le “Agende Rosse” di Salvatore Borsellino hanno lanciato un appello a tutti i cittadini d’Italia per provare a fare qualcosa prima che si verifichi una nuova tragedia. E così nel capoluogo siciliano, accanto ai coorganizzatori delle Agende rosse e dei rappresentanti di Azione Civile, vi erano oltre duecento le persone presenti davanti al Palazzo di Giustizia che hanno partecipato al “flash mob” in sostegno del magistrato e del pool che indaga sulla trattativa.
Alla manifestazione è intervenuto anche lo stesso Antonino Di Matteo che ha letto la lettera aperta da lui scritta a seguito dei numerosi messaggi di solidarietà che lo hanno visto destinatario, in relazione all’ennesima minaccia ricevuta.

“Per me e per i miei familiari il Vostro sostegno e la Vostra solidarietà sono di grande conforto e rappresentano una splendida iniezione di forza ed entusiasmo in un momento difficile”, si legge in alcuni passaggi della stessa. E poi ancora “la vostra passione civile, la sete di verità e giustizia, la voglia di non cedere alla indifferenza, rappresentano il punto di riferimento più autentico per ogni cittadino che, nutrendosi dei valori della Costituzione, non si rassegna a vederne quotidianamente calpestati i sacri valori di libertà, democrazia, eguaglianza di tutti davanti alla legge.” Di Matteo cita anche, con una certa amarezza, i “silenzi istituzionali” che, in un momento come questo, appaiono come ferite alla dignità italiana: “Vi ringrazio perché la Vostra solidarietà e la Vostra sacrosanta aspirazione alla giustizia, sono e saranno più forti, e per me più importanti, dei tanti ed assordanti silenzi istituzionali”, scrive infatti. “Porterò sempre in me il significato profondo della Vostra solidarietà”, conclude il magistrato, sottolineando come, nonostante tutto, non abbia nessuna intenzione di abbandonare il suo lavoro o farsi intimorire. “Ciò che avete fatto oggi mi rende sempre più convinto ed orgoglioso di continuare a servire il mio Paese, cercando di indossare con dignità la stessa toga di chi ha sacrificato perfino la sua vita per amore della giustizia.”
Ma all’evento, oltre ai magistrati del pool, Vittorio Teresi, Francesco Del Bene e Roberto Tartaglia è intervenuto anche il procuratore aggiunto Leonardo Agueci il quale, in qualità di magistrato più anziano, ha manifestato la solidarietà e la vicinanza al collega da parte dell’intera Procura. “Generalmente si sa che sono un magistrato riservato. Ma oggi sono qui presente per dare il mio sostegno a Nino Di Matteo e ai colleghi che portano avanti l’inchiesta sulla trattativa tra Stato e mafia. In Procura parliamo spesso, discutiamo, dissentiamo anche. Ma di fronte alla minaccia concreta e alla vita messa in pericolo bisogna essere compatti accanto ai colleghi e, parlo anche a nome della Procura, dico che siamo tutti Nino Di Matteo”.

FOTOGALLERY Flash mob di solidarietà al pm Nino Di Matteo

Iscr