Anniversario strage Falcone 2013, “solo la verità è la vera antimafia”

di Giorgio Bongiovanni
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Intervengo per ultimo in questa giornata “colma” di memoria per Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
Intervengo per ultimo dopo aver visto l’ipocrisia di Stato andare in scena in autostrada, all’aula bunker dell’Ucciardone e all’albero Falcone dove, in buona fede e con amore, la signora Maria Falcone organizza la memoria in ricordo del fratello compianto. Tra tante parole soltanto l’intervento del giudice Scarpinato, la tenerezza e l’amore di migliaia di ragazzine e ragazzini e qualche articolo dei miei colleghi cronisti sono riusciti a dare un respiro di luce, verità e giustizia a questa mattinata. Ritengo un segno grave, gravissimo, che a nessuno, dico nessuno, dei magistrati che attualmente in Sicilia stanno cercando i mandanti-concorrenti della strage di Capaci è stata data la parola per ricordare Falcone. Non e’ stata data la parola nemmeno, e forse soprattuto, ai magistrati che stanno per processare i boss di Cosa nostra e gli uomini di Stato che avevano intrapreso una criminale e nefasta trattativa con loro.

Il mio pensiero è questo, breve ma diretto e senza riserve mentali.
“Solo la verità è la vera legalità, la vera antimafia” ha detto oggi Tina Montinaro, vedova del caposcorta del giudice Falcone. In una sola frase ha detto tutto. Solo quando raggiungeremo la verità, infatti, potrà trionfare la giustizia e potremmo dire che il sacrificio di Falcone, Borsellino e di tutti i martiri della mafia non sono stati vani.
Verità che già conosciamo e che spero i magistrati, pochi ma valorosi che abbiamo a Palermo e Caltanissetta, possano presto dimostrare. Cioè che potenti uomini appartenenti allo Stato italiano e a istituti privati occulti e clandestini hanno voluto la morte di Giovanni Falcone. Uomini corrotti, corruttori e corruttibili, colletti bianchi di ogni tipo.
Diciamola la verità. Ancora oggi nel 2013 ci sono, Presidenti del Consiglio, ministri, parlamentari nazionali e regionali, vertici dei servizi segreti e della polizia, alti magistrati, avvocati, personaggi dell’alta finanza e dell’economia, e molti altri ancora, tutti rappresentanti di quella parte di Stato che non ha voluto, non vuole e forse non vorrà mai sconfiggere davvero la mafia.
E’ questa la Verità. Tutto il resto è solo ipocrisia e stuolo di sepolcri imbiancati.

*Foto © Shobha

Fonte:Antimafiaduemila