L’unico governo sarà un governo ombra?

di PixelMegachip.

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Dopo l’imbalsamazione del Parlamento eletto, eseguita dal presidente della Repubblica (carica istituzionale), con il consiglio dei saggi, e da parte dei Partiti (enti di diritto privato), con il rifiuto di far riunire le commissioni da parte delle Conferenze dei capigruppo della Camera e del Senato, i parlamentari 5 Stelle hanno deciso di dare l’avvio a commissioni ombra.

A partire da Giovedì.  Benissimo. Anzi, occorrerebbe convocare un grande presidio a Montecitorio per sostenere l’inizio dei lavori. Ovviamente i contenuti dei lavori dovranno essere resi pubblici, anche se non necessariamente in streaming.  Se non è proprio il “governo ombra” di cui ha parlato Giulietto Chiesa su questa testata, l’iniziativa è comunque buona. Alcuni dei temi che saranno discussi sono noti, e riguardano la moralizzazione della politica.  Ma i problemi del Paese, come abbiamo ripetuto nei nostri articoli precedenti, vanno oltre, ben oltre la pur doverosa moralizzazione.  Come militanti di movimenti di base che hanno votato 5 Stelle, ci prendiamo il diritto di segnalare dei temi che le commissioni ombra dovranno affrontare al più presto, dandone grande pubblicità:

 

  1. denuncia del Fiscal Compact;
  2. congelamento degli interessi sul debito pubblico;
  3. trasformazione della Cassa Depositi e Prestiti in ente creditizio di proprietà pubblica (che oltre alle attività creditizie nei confronti delle aziende e degli enti pubblici, tra le altre cose in base l’articolo 123 del “Trattato sul funzionamento dell’Unione europea” potrebbe accedere ai prestiti agevolati della BCE per poi funzionare come “rastrellatore” di ultima istanza dei titoli di Stato, da una parte calmierando gli interessi e dall’altro restituendo allo Stato – cioè al suo azionista – i propri guadagni su quegli stessi interessi);
  4. divieto assoluto per il nostro esercito di operare all’estero e quindi ritiro immediato delle nostre missioni militari (e ci sarebbe anche da discutere del nostro inserimento nelle catene di comando statunitensi);
  5. ripristino del regime pensionistico e della normativa sul lavoro pre Fornero;
  6. razionalizzazione e rilancio della Sanità pubblica (dove la razionalizzazione deve prevedere anche la re-internalizzazione di funzioni oggi esternalizzate);
  7. abbattimento dell’IMU;
  8. ritorno ad un regime fiscale fortemente progressivo.

Sono solo alcune delle cose più urgenti da discutere, da porre all’ordine del giorno. Cose come la pubblica istruzione.

Tra l’altro sono tutte strettamente aderenti alla nostra Costituzione.

I Partiti boicotteranno i vostri lavori? Sarà per voi agevole dimostrare a quel punto che i Partiti boicottano il Paese e disprezzano la Costituzione.

Ovviamente con un interim Monti sul groppone dovrete fare molta attenzione ai colpi di coda e specialmente alle prossime spartizioni delle poltrone che contano, specialmente al di fuori del Palazzo.

Fonte:Megachip