Il “salvataggio” di Cipro cambia profondamente le regole del gioco

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Davvero scioccante!  È difficile descrivere il pacchetto di salvataggio di Cipro di questo weekend in qualsiasi altro modo. Il prelievo forzoso del 6,75 per cento dai piccoli depositi e del 9,9 per cento da quelli sopra i 100mila euro non ha alcun precedente che si riesca a concepire in una società che sia ritenuta civilizzata e democratica. Ma non è che forse l’Unione Europea (UE) non è più una democrazia?

Avevo sentito delle voci in merito quando la settimana scorsa ho visitato Limassol, ma le avevo lasciate perdere come notizie troppo strampalate. E invece, eccoci qui. Le conseguenze sono imprevedibili, ma stiamo assistendo chiaramente a un significativo salto di paradigma.

Si tratta della rottura dei diritti basilari di proprietà, una violazione imposta a un piccolo Paese da parte di potenze straniere, in un modo tale da dover far tremare ogni risparmiatore europeo che abbia un deposito in banca.

Sebbene i responsabili abbiano tentato durante la conferenza stampa di presentazione del “salvataggio”, di esporlo come un intervento una tantum, assicurando di non voler adottare altrove simili misure, non si preoccupavano nel frattempo che fiducia fosse già evaporata.

Adesso è assai difficile aspettarsi che ci sia una qualche limitazione al tipo di misure che la Troika e l’Unione Europea potranno deliberare quando la crisi inizierà davvero a mordere.

Se fai una cosa del genere una volta, la puoi rifare ancora. Se oggi confischi il 10 per cento del conto corrente di un cliente, domani puoi confiscarne il 25 per cento, il 50 o perfino il 100 per cento. A questo punto ritengo che vedremo materializzarsi il peggio mano a mano che esploderà il panico, mentre questi politici cercheranno disperatamente di tener vivo l’euro.

I risparmiatori di altri Paesi che in prospettiva avrebbero necessità di un bailout, devono iniziare ad aver paura: quanto è ancora sicuro tenere i soldi in una banca italiana, spagnola o greca? La risposta dovrebbe essere: non lo so. È cosa prudente correre il rischio? Vedi tu. Temo che tutto ciò porterà a un esodo massiccio di capitali dai Paesi deboli dell’eurozona, l’ultima cosa di cui hanno bisogno proprio adesso. O perfino dall’intera UE nel suo insieme. Lo sospetto, visto che l’unione bancaria è già operativa nella maggior parte dei paesi.

Questo è un fatto ENORME, gigantesco, fra quelli che cambiano le regole del gioco, e le sue ricadute precipiteranno su di noi per lungo tempo ancora. Ritengo che sia l’inizio della fine dell’Eurozona e che questo sia un colpo mortale alla già malferma fiducia rimasta negli investitori. Più o meno un autogol.

Quali reazioni nei mercati? Ottima notizia per l’oro e per le nazioni che sono un porto sicuro come la Svizzera e Singapore e per i paesi in salute che non hanno adottato l’Euro, come in Scandinavia. I mercati dell’eurozona e associati saranno minati da un crescente calo di fiducia non appena saranno chiare agli investitori tutte le implicazioni.

Questo è socialismo a tutta birra. Non riesco ancora a crederci che possa essere successo.

Attenti, là fuori…

 

Fonte: http://www.tradingfloor.com/posts/cyprus-bailout-major-game-changer-1728597128.

Traduzione per Megachip a cura di Matzu Yagi.