Rete l'Abuso: Finalpia, don Nello Giraudo ancora vicino ai minori, e la prevenzione?

“Questo è il titolo che hanno scelto il vescovo di Savona Vittorio Lupi e il pro-vicario Antonio Ferri per le iniziative antipedofilia che la diocesi, con la consulenza del consiglio pastorale, hanno attuato.

Un titolo rassicurante, ma sarà proprio cosi?

Nei giorni scorsi alcune voci curiose, hanno attirato l’attenzione della nostra associazione sul convento dei frati Benedettini di Finalpia, dove ricordiamo è stato nascosto per diversi anni il sacerdote Pachistano accusato di pedofilia Josef Dominic, morto in circostanze descritte in maniera veramente contrastante dalle dichiarazioni dei Benedettini, quelle dei fedeli che quella mattina andarono a messa e quelle dell’ospedale.

Ad attirare l’attenzione sono state le raccomandazioni fatte a persone che per vari motivi frequentano il convento, il quale ospita, oltre al miele, le candele e tutti i prodotti derivati all’allevamento delle api, anche Nello Giraudo, indagato per pedofilia.

Essendo stato riconosciuto da alcuni frequentatori del convento, viene loro raccomandato il massimo silenzio, qualcuno dichiara addirittura che “è agli arresti domiciliari e non si deve sapere”.

La ormai storica omertà del clero e la recidività nel nascondere casi simili attira la nostra attenzione e ci rechiamo sul posto per vedere meglio il reale stato della situazione. Appostato con l’auto in un parcheggio attendo un poco e verifico il fatto che Giraudo frequenta il convento, dove si dice che faccia il cuoco.

Faccio un giro e verifico la segnalazione che mi è pervenuta in precedenza, la quale lamentava il fatto che proprio adiacente al convento ci sia una scuola elementare, oltre al dato che nei giorni di mercoledì, ad esempio, più di 100 bambini frequentano il catechismo.

Il convento non è quindi il posto ideale per nascondere, con la scusa degli arresti domiciliari, un personaggio come Giraudo. Tenendo conto del fatto che i genitori dei bambini non sanno del pericolo, decidiamo di informarli noi.

30-11-2011- ore 15,30 circa il sottoscritto, accompagnato dal prof. Roberto Nicolick, si recano presso il convento semplicemente per raccomandare ai genitori di non perdere di vista i loro figli poichè il convento non è il luogo ideale per dei bambini e che la prevenzione è fondamentale.

La reazione dei genitori è stata positiva nell’accogliere la segnalazione, ringraziando per essa, mentre non è stata delle migliori nei confronti dei Benedettini.

Possiamo dire che “i percorsi per prevenire la pedofilia” attuati dalla diocesi lascino un po’ a desiderare, ponendo l’interrogativo sulla coscienza dei responsabili i quali, malgrado sappiano perfettamente quale sia la natura del Giraudo, gli permettano stare in luoghi frequentati da minori. Non posso dire che sia un’iniziativa lodevole.

Speriamo quindi che, dopo le lamentele dei genitori che sono stati informati, vengano presi provvedimenti un pò più seri e soprattutto più sicuri, non solo nel caso di Giraudo.

Le denunce fatte al vescovo Lupi, confermate dalle vittime, segnalano anche la presenza di altri sacerdoti abusatori nella diocesi, prescritti dalla legge laica e quindi non perseguibili, ma che siano perseguibili o meno dalla legge non coincide con il fatto che un pedofilo non guarisce: la pedofilia è un disturbo della personalità a carattere recidivante.

Invitiamo caldamente Mons. Vittorio Lupi e Mons. Antonio Ferri a prendere almeno delle precauzioni a tutela dei bambini, nei confronti di queste persone e di evitare di tenere nel clero personaggi dei quali si sostiene (senza aver mai fornito prova) che siano stati ridotti allo stato laicale.

Nella mattinata avevamo preventivamente avvisato il comando di Polizia Municipale di Finale Ligure, domani la segnalazione sarà inviata anche al Sindaco e all’assessore alla pubblica istruzione del comune di Finale Ligure. Ricordiamo che qualche mese fa la segnalazione era già stata fatta al Vescovo di Savona e al Priore del convento, purtroppo senza alcun esito.

Teniamo a precisare che il volantinaggio citato nell’articolo inviato ieri non e’ avvenuto, in quanto sul volantino era stampata la foto del giraudo che avrebbe potuto configurare nei nostri confronti una denuncia d’ufficio per diffamazione”.

fonte: rete l’abuso