Stato-mafia, avviata un'azione disciplinare su Messineo e Di Matteo

tribunale-palermo-big di Giorgio Bongiovanni

La Procura di Palermo è sotto attacco. Secondo quanto riporta Il Fatto quotidiano la Procura generale della Cassazione avrebbe aperto un fascicolo contro il Procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo e il suo sostituto, Nino Di Matteo, titolare dell’inchiesta sulla trattativa Stato-Cosa Nostra (con il Procuratore aggiunto Antonio Ingroia e i pm Lia Sava e Francesco Del Bene). L’indagine disciplinare disposta dal pg Gianfranco Ciani e portata avanti dal sostituto Pg Mario Fresa vedrebbe la presenza di un sostanzioso carteggio e sarebbe volta a verificare se Di Matteo abbia violato il principio di riservatezza delle indagini. Compreso se Messineo abbia dato l’autorizzazione al sostituto Di Matteo a rilasciare dichiarazioni alla stampa. L’intervista in questione sarebbe stata rilasciata il 22 giugno da Di Matteo a La Repubblica dopo che vicenda Mancino-Quirinale finì sui giornali. A dire il vero era stato il settimanale Panorama, con un’anticipazione alle agenzie, a rivelare che tra le intercettazioni Mancino-Quirinale vi erano anche conversazioni con il presidente della Repubblica Napolitano. E nell’intervista di Repubblica viene chiesto conferma a Di Matteo della presenza e questi rispose prudentemente: “Negli atti depositati (sono le conclusioni dell’inchiesta trattativa, ndr) non c’è traccia di conversazioni con il capo dello Stato e questo significa che non sono minimamente rilevanti”. E in merito alla mancata distruzione delle telefonate non depositate aggiunse: “Noi applicheremo la legge in vigore. Quelle che dovranno essere distrutte con l’instaurazione di un procedimento davanti al gip saranno distrutte, quelle che riguardano altri fatti da sviluppare saranno utilizzate in altri procedimenti”. E sarebbero proprio questi due passaggi ad aver portato all’apertura del fascicolo. Intanto i magistrati non hanno commentato la notizia e si sono detti sereni mentre in loro difesa è intervenuto il procuratore aggiunto di Palermo, nonché segretario della giunta distrettuale dell’Anm, Vittorio Teresi: “Sono scandalizzato. È  un’iniziativa senza precedenti, un unicum assoluto, una vicenda  inquietante e sinistra”.

A fronte di quella che a tutti gli effetti si puo’ definire come una vera e propria intimidazione nei confronti della procura di Palermo la totale solidarieta’ di tutta la redazione di Antimafia Duemila al procuratore Messineo e al dott. Di Matteo

Fonte:Antimafiaduemila