Si dica apertamente: i morti non ritornano, i familiari si rassegnino

di Saverio Lodato – 28 luglio 2012

Si dica apertamente, una volta per tutte, che la legge non è uguale per tutti. Si dica apertamente che ci sono cittadini più cittadini degli altri. Si dica apertamente che Mancino Nicola appartiene al <<club del potere>> e, in quanto tale, ha diritto a un trattamento di favore. Si dica apertamente che la magistratura, se individua nel corso del suo lavoro, fili istituzionali scoperti, e ad altissima tensione, deve immediatamente battere in ritirata. Si dica apertamente, una volta per tutte, che mafia e Stato, mafia e istituzioni, mafia e finanza, mafia e servizi segreti, sono altrettante voci di una storia pluridecennale che nessuno può permettersi di guardare da vicino. Si dica apertamente che la ragion di stato non può conoscere limiti, né di natura penale, né di natura, men che mai, etica.

Si dica apertamente che i morti non ritornano e che i familiari di quei morti farebbero bene a rassegnarsi per sempre. Si dica apertamente che la politica ha bisogno della mafia come la mafia ha bisogno della politica. L’avere infatti usato, come fosse una clava mediatica, l’improvvisa morte del consigliere del Quirinale Loris D’Ambrosio, nello scempio del più elementare rispetto del silenzio di fronte al venir meno di una vita umana,  dà la misura del livello di imbarbarimento che può raggiungere lo scontro nel nostro Paese quando la posta in gioco è rappresentata dalla volontà del  pervicace mantenimento di un sistema  di relazioni istituzionali con la mafia, che rischia di essere disvelato dalle indagini della magistratura. I fatti, per fortuna, hanno la testa dura. I fatti li conoscono tutti gli italiani.   Per questo, sarebbe ora di dire di dire apertamente, che l’Italia è fatta così, e così deve rimanere.

Fonte:Antimafiaduemila