Bombardamenti aerei italiani in Afghanistan: il Parlamento batte un colpo

di Enrico Piovesana

A seguito dell’intervista di E-il Mensile al portavoce del contingente italiano in Afghanistan, in Parlamento è stato chiesto al ministro della Difesa di riferire sulla campagna di guerra aerea in cui sono impegnati i nostri cacciabombardieri.

“Nei giorni scorsi – si legge nell’interpellanza urgente presentata dall’onorevole Augusto Di Stanislao (Idv) – sul portale E-il Mensile è apparso un articolo dal titolo ‘Afghanistan: Italia in guerra al cento per cento’ in cui viene riportata l’intervista al tenente colonnello Francesco Tirino, portavoce del contingente italiano in Afghanistan”. “Nell’intervista – prosegue il testo – il colonnello dichiara che i nostri assetti presenti in teatro, Amx compresi, vengono usati al cento per cento della loro capacità a difesa delle nostre truppe sul terreno, dei nostri alleati e della popolazione afgana. Rispondendo alle domande afferma, inoltre, che nell’ambito dell’operazione congiunta Shrimp Net gli Amx vengono impiegati con sgancio di bombe per queste attività o per azioni preventive: ad esempio, le bombe a guida laser sganciate dai nostri Amx hanno distrutto un’antenna collocata in una zona impervia di montagna e usata dagli insorti per le loro comunicazioni radio. È altresì emerso che secondo fonti di stampa afgane ci sarebbero stati decine di militari afgani uccisi da ‘fuoco amico’ nel corso di bombardamenti aerei alleati in Gulistan”. L’interrogazione si conclude con la richiesta al ministro della Difesa, ammiraglio Giampaolo Di Paola, di “relazionare le conseguenze sul campo della decisione di eliminare i caveat decisi dal Parlamento senza che essa fosse discussa e votata in Aula autorizzando pertanto i bombardamenti e se non ritenga di dover riferire circa le operazioni nelle quali i nostri contingenti sono impegnati nell’utilizzo degli Amx con sgancio di bombe”. Il governo dovrebbe rispondere oralmente in aula tra giovedì e venerdì.
Tratto da: eilmensile.it