Tutto alle banche, pure la Rai.

I componenti del governo dei tecnici non dimenticano gli amici, questo è sicuro. Dunque sarà stata soddisfatta Anna Maria Tarantola di arrivare – almeno – alla presidenza della Rai dopo aver sfiorato per un soffio il sogno di dirigere – prima donna – la Banca d’Italia.
Quando mario Draghi ha traslocato all’Eurotower si parlava proprio di lei, vice e componente del direttorio, per sostituirlo. Ma poi, silurato Saccomanni, la spuntò Visco. Ora per la 67enne Anna Maria Tarantola è arrivata la grande occasione, in un ruolo che certo non appare esserle troppo consono. lei che ha una grandissima esperienza, invece, nella “sua” banca d’Italia che ha rappresentato in Italia e all’estero a tutti i più alti livelli: in diversi comitati come il Banking Supervision Committee, il Comitato di Sicurezza Finanziaria, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
Stesso discorso per Luigi Gubitosi, nominato direttore generale del Servizio pubblico radiotelevisivo. Grandissima esperienza curriculum “pesante” (e per entrambi è evidente che con questi incarichi si appesantiscono smepre di più), ma pure lui un tantino a digiuno di radio e tv. Ex amministratore delegato di Wind telecomunicazioni e attualmente country manager e responsabile del corporate investment banking della Bank of America per l’Italia.
Tra l’altro Anna Maria Tarantola non è una “al di sopra di ogni sospetto”: amicizie altolocate, a quanto si racconta anche Oltretevere, ma allo stesso tempo con un neo nella sua sfavillante carriera non di poco conto. Sarebbe stata lei, infatti, a “raccomandare” quel Gianpiero Fiorani che tanti problemi creò ad Antonio Fazio promettendogli di baciarlo in fronte, da cui – peraltro – la nuova presidente della Rai ricevette numerosi e costosi regali come racconta questo articolo dell’Inkiesta.